lunedì 20 giugno 2011

La guerra del download musicale continua: Amazon MP3 abbassa i prezzi a 69 centesimi




Per anni, Apple iTunes ha dominato il mondo del download musicale, conquistando una canzone alla volta il mercato costituito soprattutto dai preadolescenti . Ma immaginiamo l’avvento di nuovo giorno, in cui è Amazon ad essere il leader in questo campo e dove le canzoni più popolari si possono acquistare per una frazione del prezzo normale.
Possibile solo in una realtà alternativa? Non esattamente. Amazon attualmente detiene solo il 10% della quota complessiva di mercato della musica online e quindi ha ancora molta strada da fare prima di superare Apple. Ma è un fatto che sta davvero vendendo top hits musicali ad un prezzo di 20 centesimi in meno rispetto la concorrenza.
Ebbene sì, questo significa che ora è possibile scaricare una copia di “Born This Way” di Lady Gaga legalmente, senza sensi di colpa e ad un prezzo più che ragionevole.
Con una mossa a sorpresa che ha spiazzato (e resa nervosa) Apple, Amazon ha semplicemente ridotto i prezzi della singola canzone a 69 centesimi, quasi la metà del costo applicato da iTunes , che mediamente si attesta sui $ 1.29.
Questo non è il primo tentativo strategico di Amazon di diminuire la posizione dominante di Apple sui download di musica digitale. In marzo ha lanciato il suo nuovo servizio di raccoglitore musicale “Cloud Driver”, ma rosicchiare quote di mercato del 70% della Mela di Steve Jobs non è certo un’impresa facile.
Ma sarà questa nuova, aggressiva mossa politica dei prezzi a smuovere il mercato a favore di Amazon ?
Forse, ma molti esperti esprimono seri dubbi al riguardo: il taglio dei prezzi può avere come effetto di attrarre più acquirenti alla ricerca di un singolo affare a buon mercato alla volta, ma non necessariamente porterà alla acquisizione di clienti fedeli.
“Il consumatore medio di musica spende 46 dollari l’anno per scaricare le tracce digitali, cifra che si è ridotta della metà rispetto a quella del l’anno scorso,” ha dichiarato al Los Angeles Times Russ Crupnick, analista di musica digitale del Gruppo NPD, “La questione non è se si può vendere una pista ai 69 cent. Quello che veramente conta è se è possibile ottenere un cliente che spenda 69 dollari.”
In parole povere, meglio che Amazon tenga presente il vecchio ma sempre attuale proverbio “non fare i conti senza l’oste”. Soprattutto quando l’oste è bello grosso come Apple.

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